ANGIOMA STELLATO (Spider Nevi)  a cura del Dott. Gaetano Scanni, Dermatologo (Bari).  

Parole chiavi: Angioma stellare, Teleangectasia del volto, Angioma aracnoideo

 

Riassunto: cause e terapie dell'angioma stellato. L'angioma stellato conosciuto anche con il nome di Spider Nevi è un’antiestetica dilatazione di “capillari superficiali” della cute del volto che assumono un aspetto che ricorda quello di una stella o di una ragnatela.

Guida alla lettura.
Se si decide di sottoporsi alla cura è necessario leggere tutta la scheda.
Diversamente è possibile una lettura breve seguendo le indicazioni rosse all’interno del testo.

 

Aspetti generali

Stiamo parlando di un fenomeno ben conosciuto in dermatologia che può manifestarsi sia in bambini che in adulti.

E’ provocato da una dilatazione di un arteriola in un punto preciso della pelle da cui si dipartono rami vascolari tortuosi  più piccoli che come raggi di una ruota occupano la zona circostante. Ha un colore rosso, ma se si comprime al centro impallidisce immediatamente perché si blocca il passaggio di sangue al suo interno.

Si localizza prevalentemente al volto o più in generale nella metà superiore del corpo.

Normalmente non provoca alcun fastidio tranne quello estetico che è la ragione principale per cui si decide di sottoporlo all’attenzione di un dermatologo e alla relativa terapia.

 

Le ragioni per cui si sviluppa uno Spider Nevi sono parzialmente note. 

-Nei bambini si tratta di un fenomeno benigno che compare specialmente in concomitanza di cute chiara e non richiede nessun trattamento perché si riassorbe spontaneamente.

-Gli ormoni estrogeni sembrano avere una certa importanza, infatti gli angiomi stellati si possono osservare facilmente in gravidanza o nelle donne che prendono la pillola anticoncezionale da tempo.  Dopo il parto o alla fine della cura con la pillola le dilatazioni possono regredire da sole.

-Dilatazioni vascolari superficiali denominate teleangectasie si trovano anche sul volto di chi ha subito il danneggiamento di numerose e prolungate esposizioni solari non protette (foto invecchiamento) o in corso di una dermatite rosacea o quando si sviluppa un eccessivo funzionamento della tiroide (ipertiroidismo).

-Ci sono infine condizioni patologiche in cui 5 o più angiomi stellati possono essere il segno cutaneo indiretto di una malattia del fegato come la cirrosi epatica da alcolismo o da virus dell’epatite C (HCV).

 

Come si eliminano gli angiomi stellati.  (per vedere direttamente i casi cliccare qui)

Le terapie più comuni sono il Laser e l’Elettrocoagulazione i cui obbiettivi comuni sono quelli di chiudere il vaso centrale principale e quelli secondari situati intorno.

Nello studio del Dr. Scanni si impiega la tecnica di elettrocoagulazione pulsata ad alta frequenza.

La metodica sfrutta l’effetto Joule che si verifica quando un flusso di elettroni attraversa la pelle.

Lo strumento ha la capacità di inviare sull’angioma correnti di bassa intensità ma di altissima frequenza.

La somministrazione di blocchi di impulsi separati da piccole pause di riposo permette di non danneggiare la pelle concentrando l’effetto solo sul bersaglio vascolare. Di conseguenza nella maggior parte dei casi durante il trattamento non è necessario usare alcun anestetico locale per i minimi disturbi che la metodica determina.

 

A confronto con il Laser le differenze principali sono:

-effetto correttivo visibile agli occhi del paziente immediatamente dopo ogni seduta (con il laser bisogna aspettare diversi giorni per constatare l’effetto)

-effetti locali (arrossamento e piccole croste) di piccolissima entità e di durata di poche ore

-rispetto totale della cute sana circostante (il laser invece colpisce anche vasi vicini “normali”)

-nessuna interferenza cosmetica nelle zone visibili al pubblico (non si deve rimanere a casa)

-l’erogazione della corrente determina sensazioni di scarsa rilevanza sulla cute (non serve l’anestetico)

-minore costo per seduta

 

La metodica generalmente è consigliabile a chi ha allergie ad anestetici o farmaci correlati, in chi ha bisogno di vedere una risoluzione in tempi brevi per impegni sociali o di lavoro improcrastinabili, in chi ha un numero limitato di angiomi stellati, in chi non può sospendere la pillola.

Qualsiasi sede corporea va bene per questa metodica.

 

Effetti collaterali

Sia con il laser che con la elettrocoagulazione si possono avere recidive (riapertura dei vasi) o minime reazioni cicatriziali, rischi che vanno spiegati chiaramente al paziente prima di iniziare la terapia.

Allo scopo di ridurre questi inconvenienti nello studio del Dr. Scanni  la diagnosi e la terapia sono continuamente assistite dalla dermatoscopia potenziata  (procedura paragonabile ad un esame al microscopio fatto direttamente sulla pelle senza necessità di ricorrere alla biopsia).

Nella diagnosi è importante valutare l’esatta posizione del vaso principale e la portata del flusso dell’angioma attraverso un test funzionale denominato dermatoscopia vascolare frazionata.

Questa particolare procedura si può ottenere solo con un dermatoscopio modificato che è in grado di filmare tutta la rete vascolare che progressivamente riceve il flusso ematico dal vaso centrale  (vedi clip).

Nella terapia invece la dermatoscopia potenziata permette di identificare alla fine del trattamento se sono rimasti aperti piccolissimi capillari non visibili ad occhio nudo che trascurati potrebbero far riapparire l’angioma o comunque pregiudicare il risultato estetico.

Si riportano due casi esemplificativi.

 

CASO n°1

Fig 01 Descrizione generale

Donna di 23 anni,  carnagione chiara, nazionalità nord-europea.
L’angioma stellato che si trova sullo zigomo sinistro è causa di disagio estetico.

 

Fig 02 Particolare ingrandito

L’angioma ha un punto centrale appena sollevato ed una rete tortuosa di piccoli vasi intorno
per un’estensione di  circa 2 cm.

 

Fig 03  Esame preliminare con la dermatoscopia potenziata  (dry-dermoscopy)

L’esame con la dermatoscopia potenziata prima del trattamento mette in risalto la struttura
vascolare a ragnatela ma specialmente i vasi di piccolissimo calibro che non potrebbero
essere percepiti ad occhio nudo.

 

Fig 04 Elettrocoagulazione

Lo strumento che provvede alla chiusura dei “capillari” dell’angioma può essere regolato
in maniera così precisa da colpire solo i vasi dilatati senza danneggiare
la pelle sana circostante (funzione ultra pulsata).

 

Fig 05 Situazione a fine seduta

Immediatamente dopo il  trattamento durato 15 minuti l’angioma è scomparso.
Al suo posto si vedono solo le zone in cui l’elettrocoagulazione ha chiuso i vasi.

 

Fig 06 Esame in dermatoscopia potenziata subito dopo la seduta

Questo è quanto rimane dell’angioma (confrontare con Fig.03) .
La maggior parte dei vasi sono stati coagulati (cioè chiusi).
Rimangono aperti ancora piccoli tratti assolutamente invisibili ad occhio nudo
ma riconoscibili grazie all’ingrandimento della dermatoscopia potenziata
Il trattamento è corretto solo se si chiudono anche tutti i “capillari” residui.
Usando questa attenzione il rischio di recidive è praticamente nullo.

 

Fig 07 Visita di controllo dopo due settimane

Dopo 15 giorni dal trattamento, la pelle è ritornata normale con l’angioma
completamente scomparso senza macchie o cicatrici locali.

 

Fig 08 Esame con dermatoscopia potenziata dopo 15 giorni  (dry-dermoscopy)

Anche l’esame dermatoscopico di conferma dimostra che la rete dei “capillari”
dell’angioma è stata completamente riassorbita.  (confronta con Fig. 03). 
Il risultato della dermatoscopia è stato anche mostrato alla paziente permettendole
di valutare in prima persona il buon esito della cura.

 

 

CASO n°2

Fig 01 Descrizione generale

Uomo di 48 anni che per il suo lavoro nel campo dello spettacolo/TV  deve
curare moltissimo l’aspetto del volto. Secondo il paziente l’angioma alterava
vistosamente la sua fotogenia da cui la motivazione ad eliminarlo con la richiesta
esplicita di non essere costretto ad aspettare tempi lunghi come succede con il Laser.
L’ettrocoagulazione ultra-pulsata è proprio indicata in queste condizioni.

 

Fig 02 Particolare ingrandito

La parte centrale sollevata è il vaso che alimenta tutta la rete intorno e
rappresenta il bersaglio principale della cura. Non bisogna però tralasciare i “capillari”
più piccoli per questo è utilissimo analizzare in dettaglio l’angioma prima e dopo la cura
con una dermatoscopia a forti ingrandimenti.

 

Fig 03  Dermatoscopia potenziata preliminare in immersione  (wet-dermoscopy)

Nello studio del Dr. Scanni il trattamento è preceduto da uno studio microscopico dettagliato
dell’angioma indispensabile per ridurre le ricadute e le cicatrici locali. Ogni parte dell’angioma è
perfettamente visibile con una particolare procedura chiamata dermatoscopia potenziata.
Al centro della foto c’è la dilatazione ampollare dell’arteriola che rappresenta il bersaglio
principale da colpire con l’elettrocoagulazione pulsata.

 


   

Fig 04 Dermatoscopia vascolare frazionata  (attendere la riproduzione automatica del film) oppure cliccare PLAY 

 

Oltre alla descrizione “statica” dell’angioma come illustrata nella figura precedente, nello studio del
Dr. Scanni si applica un’innovativa procedura analitica che attraverso un dermatoscopio
opportunamente modificato (non ancora disponibile in commercio) permette di  capire anche il
comportamento “dinamico” della struttura vascolare.
Osservando il filmato si apprezza perfettamente come si sviluppa il flusso sanguigno da centro
alla periferia dell’angioma in ogni suo tratto.
Secondo lo scrivente la somma delle informazioni statiche e dinamiche è la condizione ottimale/necessaria
che il dermatologo deve ricercare per eseguire un trattamento con successo.

 

Fig 05 Valutazione clinica a distanza di alcuni giorni

Dopo 13 giorni dal trattamento la pelle dimostra di essere libera da ogni inestetismo vascolare senza alcun
tipo di conseguenza (no macchie-no cicatrici).  Il paziente era soddisfatto per non aver dovuto interrompere
i suoi impegni televisivi perché l’angioma già il 1° giorno dopo il trattamento era diventato irriconoscibile.

 

Fig 06.  Esame dermatoscopico a distanza dal trattamento (dry-dermoscopy)

A conclusione del periodo di osservazione è stato mostrato al paziente anche il risultato
della sua dermatoscopia.  Nessuna rete vascolare era più presente lì dove prima c’era l’angioma stellato.
La cute mostrava una struttura normale anche se a causa del dermotipo chiaro del soggetto,
già piccoli segni di foto danneggiamento consigliavano di ricorrere ad una efficace protezione solare in estate
e ad una abolizione delle abbronzature artificiali con lampade UV-A (ultravioletti A).

 

 

Conclusioni

L’elettrocoagulazione è una procedura in grado di riparare gli angiomi stellati o spider nevi con migliori risultati se affiancata dallo studio anatomico microscopico della rete vascolare in dermatoscopia potenziata e dall’esame del flusso sanguigno attraverso la dermatoscopia vascolare frazionata.

Queste sono procedure originali, risultato della personale ricerca e ottimizzazione del Dr. Scanni in campo diagnostico/terapeutico, allo scopo di raggiungere risultati clinici soddisfacenti ma anche per dare la possibilità al paziente di verificare direttamente di persona il progredire della terapia passaggio per passaggio.

 

 

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