LA MAPPA DEI NEI.  La Dermatoscopia dei Nevi Melanocitari

a cura del dermatologo Dott. Gaetano Scanni, Bari

Parole chiavi: Nei, Nevi melanocitari, Nei acquisiti, Nei Congeniti, Melanoma, Dermatoscopia dei Nei

 

Come si fa una mappa dei nei

Comunemente una mappa ha l'obbiettivo di registrare la presenza dei nei su tutto il corpo ma specialmente di seguire con attenzione quelli che mostrano caratteristiche cliniche e dermatoscopiche atipiche (nota 1). L'esame si svolge in 3 fasi senza arrecare alcun fastidio al paziente. Nella prima il soggetto libero dagli indumenti viene esaminato sul lettino per la valutazione globale ad occhio nudo. I nei che sembrano irregolari vengono contrassegnati con un numero progressivo. Nella seconda parte il paziente è fotografato nella sua interezza distinguendo i macrosettori corporei (testa, tronco, addome, arti). Nella terza parte i nei contrasseganati vengono fotografati in macro e successivamente analizzati con il dermatoscopio digitale. Alla fine della visita di durata variabile (anche 30 minuti) ad ogni paziente corrisponderà una cartella-file costituita da un'iconografia completa della pelle che potrà essere usata per fare i confronti a distanza di tempo. 

Non tutti i pazienti hanno bisogno di eseguire mappe integrali. Il più delle volte il paziente richiede un esame dermatoscopico solo su una specifica formazione che a suo parere mostra un'anomalia. Però anche in questi casi è prudente eseguire almeno la prima fase della procedura esposta precedentemente (valutazione globale ad occhio nudo). Una famigliarità per melanomi o la presenza di particolari caratteristiche della pelle possono essere fattori determinanti per decidere a favore comunque di una mappatura completa.

 

Cosa è la dermatoscopia  

La dermatoscopia è una recente ed utile procedura nella diagnosi clinica delle malattie della pelle.

Lo strumento con cui si esegue è il dermatoscopio, nato per scoprire il più precocemente possibile le trasformazioni patologiche dei nei anche se in questi ultimi anni si è affermato in numerose altre condizioni della cute (infiammazioni, parassitosi, infezioni, tumori non melanocitari ecc. ecc.) altrettanto importanti.

La richiesta più frequente rimane ancora quella di analizzare nei normali ma specialmente quelli il cui aspetto induce qualche dubbio.

Poiché l’argomento in questione è molto complesso anche per gli stessi dermatologi in questa sede mi limiterò a delineare i concetti principali e a mostrare immagini generiche a scopo divulgativo.

Infatti l’informazione che si riceve su internet non deve mai essere considerata sostitutiva della visita medica né direttamente applicabile alla propria situazione. Ignorare questo passaggio significa cacciarsi in situazioni di forti preoccupazioni ed equivoci per l’impossibilità che ha il lettore di interpretare fino in fondo ciò che vede. Fatta questa doverosa premessa chi ritiene di avere qualche neo meritevole di controllo preventivo (nota 1) si affidi ad un dermatologo senza indecisioni.

La dermatoscopia al momento non può essere considerata una soluzione diagnostica autosufficiente perché necessita sempre di essere inserita nel contesto di una visita clinica tradizionale con anamnesi ed esame obiettivo. Nonostante i continui progressi quindi la microscopia superciale della pelle non può essere ancora allineata ad altre metodiche (ecografia, tac, risonanza) come procedura stand-alone (cioè valida di per sé) anche se tutti i segnali portano a pensare che lo potrebbe diventare prossimamente affiancandola alla microscopia tradizionale con il vantaggio di non dover ricorrere alla biospsia per identificare l'architettura benigna o maligna della patologia esaminata.

 

Quando è utile fare un esame dermatoscopico di un neo 

Nel campo dei nei (detti in gergo tecnico Nevi melanocitari o melanocitici) la dermatoscopia è consigliata quando si verificano alcune di queste condizioni:

 

-Comparsa di un nuovo neo su cute normale o già danneggiata (specie dal sole)

-In soggetti di carnagione chiara incapaci di abbronzarsi che non hanno mai fatto controllare i propri nei

-In soggetti in cui famigliari stretti hanno avuto già un Melanoma (tumore maligno dei nei)

-Quando un neo per anni normale, incomincia a cambiare colore, forma , grandezza e si ispessisce

-Quando sulla pelle di soggetti anziani si sviluppano croste o ulcerette che non guariscono mai

-Quando si è sottoposti a terapie anti tumorali prolungate (radioterapia e chemioterapie)

-Da usare con “saggezza” nei Nevi congeniti dell’infanzia

-Nelle variazioni della melanina che si hanno normalmente durante la Gravidanza

-Nei nei delle mani, dei piedi e dei genitali, almeno una volta nella vita

 

Considerazioni conclusive

La dermatoscopia è una procedura operatore-dipendente (cioè conta l’esperienza) ed è strumentazione-sensibile. Nello studio medico del Dott. Gaetano Scanni l’esame può essere eseguito con 3 tipi diversi di dermatoscopi ciascuno in grado di evidenziare meglio aspetti specifici rispetto agli altri.

L’apparecchio classico che sfrutta la tecnica ad immersione con interfaccia bagnata (wet-dermoscopy) restituisce immagini con dettagli molto chiari, un altro che sfrutta la luce polarizzata (dry-dermoscopy) distingue meglio il tipo di vascolarizzazione che caratterizza la natura della lesione e la sua trama superficiale. Infine un dermatoscopio assemblato con componenti scelti personalmente [dermatoscopia potenziata]  permette di raggiungere ingrandimenti molto alti superando la dermatoscopia normale che normalmente si ferma alla soglia di 10 x.

La visita può richiedere l’uso di tutti e tre gli strumenti per una valutazione integrata.

Alla fine di tutto, ovunque il paziente si rivolga, deve essere consapevole che l’esame dematoscopico ha dei limiti intrinseci che nonostante l’esperienza del medico o l’apparecchiatura utilizzata possono impedire una diagnosi certa per alcune lesioni cutanee che rientrano nella così detta “area grigia” dove le immagini che si ottengono non sono sufficienti a dirimere i dubbi iniziali.

Tradotto in un linguaggio pratico anche una buona dermatoscopia può essere inconcludente e obbligare ad eseguire comunque l’esame bioptico per la diagnosi definitiva. Si tratta di un limite oggettivo indipendente di cui il paziente per correttezza è bene sia informato già all’inizio della visita.

 

 

NOTA 1

I nei "meritevoli di controllo preventivo" rispondono alla regola mnemonica dell' A B C D E F G

A:  assimetria di un neo che, dopo essere stato simmetrico, si accresce solo in una sua parte

B:  bordi regolari che diventano sfrangiati o rosicchiati o a carta geografica in qualche punto del neo

C:  colorazione non omogenea per la comparsa di aree nere o bianche o rosa al posto del marrone preesistente

D:  dimensioni sospette se uguali o superiori ai 6 mm

E:  crescita verticale di un neo superficiale specie se avviene in una parte vicino al bordo

F:  neo (inizialmente morbido) acquisisce una consistenza dura apprezzabile tra le dita anche in una sola sua parte

G:  neo che rimasto pressapoco uguale per anni, incomincia in poche settimane o mesi a modificarsi

 

 

CASI CLINICI  (archivio personale)

 

Sono stati raccolti 20 esempi di lesioni pigmentate per dare a ciascuno la possibilità di identificare quella che assomiglia alla propria. Volutamente non viene fatto alcun riferimento alla natura della patologia perchè questo passaggio è collegato alla visita vera e propria che si consiglia di eseguire dal proprio medico di fiducia. 

   La 1° foto è quella che descrive il neo nel suo insieme. 
   La 2° foto è l'immagine ottenuta attraverso la "dermatoscopia  normale".  [ ingrandimenti 10-30x ]

 

Fig.01

Fig.02

Fig.03

Fig.04  (in paziente neonato)

Fig.05

Fig.06

Fig.07

Fig.08  (in paziente lattante)

Fig.09  (neo sottoposto a trauma accidentale)

Fig.10

Fig.11  (in paziente neonato)

Fig.12

Fig.13

Fig.14

Fig.15

Fig.16

Fig.17

Fig.18

Fig.19

 

 

Fig.20  DERMATOSCOPIA POTENZIATA (wet-dermoscopy)  

Nelle foto successive, il cerchio indica la zona di riferimento per paragonare gli ingrandimenti raggiungibili con la dermatoscopia potenziata che supera i livelli della dermatoscopia tradizionale. 

Sono infatti distinguibili strutture fino a 100 micron.  [1 micron =1/1.000 di millimetro]

 

Posted 2011-09-05

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Il materiale fotografico impiegato in questo sito è esclusivo. Fa parte dell'archivio clinico personale ed è usato rispettando le legge sulla privacy. La riproduzione delle foto da parte di terzi è possibile indicando chiaramente la fonte di provenienza. Graditi contributi fotografici di colleghi e pazienti.

 

 

 

A Lucia