PIATTOLE DEL PUBE  a cura del Dr. Gaetano Scanni, dermatologo a Bari. 
 
È un’ectoparassitosi sessualmente trasmessa che si localizzata ai genitali, tranne nei bambini, dove colpisce le ciglia o i capelli.
 
Parole chiavi: Pidocchi del pube, Pediculosi del pube, Ftiriasi pubica ciliare, Phthirus pubis, Pediculus pubis
 
Guida alla lettura
 
Obiettivo della scheda: spiegare come comportarsi se si hanno insetti di questo tipo sulla propria pelle
Difficoltà di lettura: nessuna. Si può incominciare dai casi clinici cliccando -> QUI
Raccomandazioni: richiedere sempre l’esame dermatoscopico durante la visita dermatologica o ginecologica per avere una diagnosi sicura e precoce.
 
 
ACCESSO ALLE VISITE
A CAUSA DELLA CONTAGIOSITÀ DELLA PATOLOGIA, UNA RICHIESTA TELEFONICA VIENE SODDISFATTA ENTRO 24 ORE DALLA CHIAMATA 

 

(compatibilmente con le urgenze già in attesa)
Responsabile: Dr. G. Scanni
 
 
NOZIONI GENERALI
La pediculosi umana prevede 3 diversi tipi d’insetti ciascuno con caratteristiche specifiche:  il pidocchio del corpo (Pediculus corporis),  il pidocchio della testa (Pediculus capitis) ed il pidocchio del pube (Pediculus pubis o Phthirus pubis) chiamato anche “piattola”. 
 
-Il pidocchio del corpo (Pediculus corporis) è l’unico che può portare infezioni gravi all’uomo note con il nome di Febbre della Trincea, Febbre ricorrente e Tifo epidemico, oggi giorno limitate solo ad alcune aree geografiche dove condizioni socio-politiche difficili causano povertà e scarsa igiene. In poche parole si tratta di un’infestazione che non riguarda le nazioni occidentali.
-Il pidocchio del pube (Phthirus pubis) detto anche piattola invece non porta alcuna infezione ma rientra nel capitolo delle Malattie Sessualmente Trasmesse “minori”. È stato riscontrato che il 38% dei pazienti con piattole possono essere stati contagiati anche da un’altra malattia venerea “maggiore” (es. Sifilide,Uretriti, Gonorrea, Condilomi, ecc). Per questa ragione anche se l’infestazione (piattola) guarisce con molta facilità è necessario che il medico dedichi la giusta attenzione per valutare caso per caso se ci sono rischi più grandi associati.
 
 
ASPETTO DEL PIDOCCHIO
Il pidocchio del pube è piccolo ma con una lente d’ingrandimento domestica si riesce a vedere benissimo. 
È grande circa 1x1,5 mm, ha forma triangolare, colore bruno ed è abbastanza schiacciato tanto da essersi guadagnato il nome di piattola. 
Con i suoi uncini si aggrappa ad una coppia di peli vicini per poter inserire nella pelle il suo apparato buccale e succhiare sangue rimanendo attaccato per un pò di tempo.  Per questa ragione è più facile vederlo immobile piuttosto che correre come invece succede per il pidocchio dei capelli. Tutti i pidocchi sono ematofagi perché si nutrono di sangue e la loro puntura non si avverte perchè l’insetto inocula un anestetico ed un anticoagulante al momento di forare la cute. Il colore della piattola dipende da quanto sangue è stato succhiato nel suo intestino e dalla età dell’insetto. Quando è giovane, è più trasparente ed è quasi impossibile riconoscerlo ad occhio nudo. L’esame dermatoscopico invece è in grado di identificarlo, per questo si consiglia di richiederlo ad ogni visita.
 
 
SINTOMI
L’unico disturbo è il prurito nelle sedi interessate che insiste specie di notte. Non inizia contemporaneamente al contagio ma dopo qualche settimana perché dipende da una reazione allergica che il corpo umano sviluppa alla saliva dell’insetto. Questa risposta parte in ritardo e spiega il perché esiste una “finestra asintomatica” in cui il paziente è già contagioso senza saperlo per l’assenza di qualsiasi disturbo.  Oltre ai segni del grattamento alcune persone sviluppano  lungo i lati del torace delle macchie di colore grigio chiaro sfumate che prendono il nome di Macule Cerulee. Si pensa che siano il risultato di fenomeni di degrazione dell'emoglobina nei punti di suzione del pidocchio. 
 
Un altro segno che fa sospettare la presenza di pidocchi del pube è la presenza di puntini rossi sulla parte interna delle mutande. Sono la firma del pidocchio perché dipendono dai micro-residui di sangue che l’insetto lascia sulla pelle e che vengono assorbiti dal tessuto degli slip.
 
 
CONTAGIO
Il pidocchio del pube per passare da una persona all’altra ha bisogno di un contatto stretto pelle-a-pelle. Questa è la modalità prevalente. In una minoranza di casi è anche possibile prendere il parassita attraverso asciugamani, lenzuola o altri oggetti usati da poco da persone che però devono a loro volta essere già infestate. I bagni pubblici non sono considerati pericolosi se mantenuti puliti, ma capita spesso di sentirli accusati “scorrettamente” per nascondere le motivazioni reali dell’infestazione (un rapporto sessuale al di fuori della coppia).
La pediculosi del pube fa parte delle Malattie Sessualmente Trasmesse anche se per il contagio non è necessario che si consumi un coito vero e proprio (infatti è sufficiente dormire a contatto). Il preservativo non protegge dalla pediculosi del pube come invece succede per altre infezioni (Uretriti, Lue, Aids). Bisogna ricordare infine che la finestra asintomatica di diversi giorni può facilitare la diffusione del parassita se si hanno nel frattempo rapporti sessuali con altri partner.
 
 
DIAGNOSI ED ESAME DERMATOSCOPICO  (Entodermoscopia)
La diagnosi normalmente si fa con una visita “accurata” delle zone interessate dal prurito. Normalmente nella storia del paziente risulta che il problema è iniziato dopo un contatto sessuale occasionale o un viaggio o soggiorno in luoghi con igiene non garantita.
 
I markers (segni) che il dermatologo ricerca sono 3:
A. il pidocchio sulla pelle                                      (criterio maggiore)
B. le sue uova (lendini) attaccate ai peli            (criterio maggiore)
C. i residui fecali sulla pelle                                  (criterio minore)
 
L’accertamento di questi segni rientra nell’esame dermatoscopico effettuato di routine nello studio del Dr. Scanni a tutti i pazienti che hanno disturbi alla zona ano-genitale. L'ultimo criterio (C) è stato inserito recentemente nella procedura diagnostica grazie agli studi entodermatoscopici del Dr. Scanni.
 
I residui fecali del pidocchio sono riconoscibili esclusivamente attraverso un esame dermatoscopico perché possono essere differenziati da qualsiasi altro materiale estraneo accidentale. Per questa ragione la visita dovrebbe includere sempre un esame dermatoscopico digitale in particolar modo nei soggetti che non hanno ancora ricevuto una diagnosi certa (pediculosi del pube in incognito e pediculosi del pube mascherata).
 
Il Pediculus pubis per le sue piccole dimensioni e per il colore chiaro (quando ha bevuto poco sangue) si confonde facilmente con la pelle rappresentando una diagnosi impegnativa per i medici che non hanno abbastanza esperienza in questo settore della parassitologia. 
Il dermatoscopio rende tutto più facile specie se coesistono altri fattori forvianti che possono dipendere tanto dal paziente che dall’infestazione stessa. Segue un elenco di condizioni che il medico deve tenere a mente per non ritardare la sua diagnosi.
 
1. Se il paziente si lava molto spesso è facile che ci siano pochissimi esemplari di pidocchio e poche uova. Sono pazienti che provengono da diversi medici perché nessuno è riuscito a trovare la causa reale del loro problema. (pediculosi in incognito)
2. Se la paziente pratica tricotomia ampia (ceretta) i segni sono circoscritti alle poche aree pelose intatte su cui bisogna comunque concentrare l’attenzione.
3. Se il paziente ha una dermatite locale pre-esistente (es. psoriasi, dermatite atopica, dermatite seborroica, idrosadentite) è più facile “dare la colpa” ad una di queste malattie perdendo di vista la causa vera. (pediculosi mascherata)
4. Se ci sono follicoliti (infezioni batteriche) conseguenza del grattamento si rischia di tener conto solo di questi segni perché più evidenti.
5. La piattola può essere migrata verso gli occhi e i capelli, luoghi che devono essere sempre inclusi nell’esame dermatologico o ginecologico specie se il pube è stato già rasato per iniziativa del paziente (evitare auto diagnosi/terapie).
 
Per non incorrere in questi inconvenienti, nello studio del Dr. Scanni si attua una procedura standardizzata che mette in atto, per qualsiasi disturbo dell’apparato genitale esterno maschile o femminile, un’esplorazione dermatoscopica dei peli del pube e delle ascelle seguito sempre dall’esame delle ciglia e dell’attaccatura dei capelli dove è più facile trovare la piattola se ha guadagnato queste aree.
 
 
LE PIATTOLE NEI BAMBINI
Un discorso a parte si deve fare per le forme pediatriche.
Un bambino prima dello sviluppo, pur non avendo peli sessuali (pube, ascelle, ecc.) può prendere le piattole solo nelle sedi dove ci sono peli più spessi. Le ciglia e le sopracciglia sono quindi le zone preferite nei piccoli anche se lo stesso fenomeno può accadere negli adulti con un’infestazione estesa (Phithirus corporis). 
Il medico spesso è ingannato dal fatto che a causa del prurito agli occhi il quadro clinico ricorda più facilmente una congiuntivite o una blefarite.
Attenzione: in questi casi un esame dermatoscopico preventivo permetterebbe immediatamente la diagnosi giusta.
 
Nei bambini scolarizzati è possibile che la piattola salga ancora più in alto piazzandosi tra i capelli, habitat che di norma appartiene al pidocchio della testa (Pediculus capitis).
In questa evenienza il prurito localizzato sul cuoio capelluto potrà ingannare ancora una volta il medico che non penserà a controllare gli occhi essendo i pidocchi della testa molto più comuni in questa fascia d’età. 
L’esame dermatoscopico sui capelli è in grado di dirci se si tratta realmente di un pidocchio del pube o un pidocchio dei capelli questione importante più per i conviventi che per i bambini.
Infatti la maggior parte delle volte i bimbi prendono le piattole dai genitori dormendo insieme a loro o in altre occasioni normali. Diventa importante in questi casi pediatrici visitare anche gli adulti che accudiscono i piccoli (anche se asintomatici) per prescrivere se necessario la terapia, altrimenti l’infestazione rimane sempre attiva.  Ricordare sempre di controllare se ai lati del torace e zone limitrofe sono presenti le Macule Cerulee, aree grigiaste sfumate che indirettamente confermerebbero l'incontro con l'insetto. 
 
Ed infine la questione  più “delicata”.
Purtroppo le piattole sui minori possono essere anche il segno indiretto di un abuso sessuale di un adulto. 
La storia clinica, la ricerca sulla pelle di altri segni di maltrattamento o un comportamento psicologico anomalo del bambino o degli accompagnatori devono far focalizzare l’attenzione del medico in questa direzione. Si tratta di diagnosi “difficili” dove è bene farsi assistere anche da consulenti di altre specializzazioni (ginecologo, medico legale, psicologo) allo scopo di tutelare la salute dei minori. Logicamente sta al medico capire quando è il caso di sospettare un abuso o curare una semplice parassitosi.
 
 
TERAPIE
La rasatura è immediatamente curativa, dove possibile e se psicologicamente ben accettata. 
Non è però una strada obbligata.
Le alternative sono i prodotti topici a base di permetrina, piretrine adiuvate o malathion da adattare al paziente volta per volta. Per le forme oculari, al posto dell’unguento all’ossido giallo di mercurio oggi non più reperibile, si usa la semplice vasellina da applicare ogni giorno o terapie alternative gestite dai colleghi oculisti (rimozione strumentale, colliri alla fluorescina , fisiostigmina ecc.) . 
Non si può considerare affidabile invece la rimozione manuale casalinga perché fastidiosa per i bimbi e perché lascia in sede le uova e i parassiti più piccoli ed invisibili.
 
 
 
SEZIONE CLINCA, DESCRIZIONE DEI CASI.
 
 
 
ACCESSO ALLE VISITE
A CAUSA DELLA CONTAGIOSITÀ DELLA PATOLOGIA, UNA RICHIESTA TELEFONICA VIENE SODDISFATTA ENTRO 24 ORE DALLA CHIAMATA 
(compatibilmente con le urgenze già in attesa)
Responsabile: Dr. G. Scanni
 
 
 
Fig. 01 Due Piattole su cute di pube.
 Il pidocchio tra i peli del pube tende a rimanere Immobile perché passa un po’ di tempo a succhiare il sangue. 
 
 
Fig. 02 Pediculosi del pube e del tronco (Phthirus corporis).  Parassitosi nella coppia.
Qualsiasi parte pelosa del corpo può essere attaccata dal parassita non solo il pube. 
Inoltre la visita deve essere fatta sempre ad entrambi partner di una coppia. 
Nel caso clinico relativo a questa foto, la donna che aveva già rasato il pube 
alla visita non aveva nessuna traccia di pidocchi sul suo corpo che invece erano molto 
numerosi sul compagno convinto erroneamente di avere una “strana” forma di allergia. 
 
 
 
 
Fig. 03 Piattole al di fuori del pube.  
Il pidocchio del pube può salire verso le ciglia (sinistra). 
L’aspetto che produce può erroneamente far pensare ad una blefarite delle palpebre (destra). 
Con l’esame dermatoscopico si può distinguere subito se ci sono insetti tra le ciglia e fare diagnosi 
e terapia corretta. 
 
 
SEZIONE DIAGNOSTICA. ESAME DERMATOSCOPICO DEL PIDOCCHIO DEL PUBE.  
 
ENTODERMOSCOPIA 
*   d-DS Lp. Dermatoscopia asciutta (dry-Dermoscopy) a luce polarizzata
** d-DS.       Dermatoscopia asciutta (dry –Dermoscopy) a luce normale
     w-DS.      Dermatoscopia bagnata (wet-Dermoscopy) con interfaccia liquida
 
 
Foto 04. Dermatoscopia di Pediculus pubis sulla cute del pube. (d-DS a LP)*
Con l’esame dermatoscopico non si può sbagliare la diagnosi. I pidocchi del pube infatti sono ben riconoscibili per la forma triangolare e per essere aggrappati ai peli con il loro uncini. (criterio diagnostico maggiore)
 
 
Foto 05. Dermatoscopia delle lendini (uova) del pidocchio del pube. (d-DS)** 
La dermatoscopia è in grado di distinguere le uova che ad occhio nudo non si vedono 
perché piccole e molto chiare. (criterio diagnostico maggiore)
 
 
Foto 06. Dermatoscopia di feci di pidocchio del pube. (d-DS)**  
La dermatoscopia distingue facilmente le feci del pidocchio. L‘insetto quando succhia il sangue svuota
l’intestino lasciando sulla pelle dei minuscoli granuli scuri che producono le macchie sugli slip.
La presenza di questi granuli fecali permette arrivare alla diagnosi corretta anche se non si trovano subito i pidocchi.
(critero diagnostico minore)
 
 
 
CONCLUSIONI
L’infestazione dei peli del corpo da parte del Pediculus pubis (Piattola) normalmente non provoca danni alla salute e si cura facilmente. Si può stare tranquilli. Il medico però deve spiegare al paziente che nelle forme sessualmente trasmesse è bene fare qualche accertamento specie se ci sono altri sintomi. Infine nella visita in ambulatorio, l’impiego del dermatoscopio porta vantaggi certi perché permette di riconoscere facilmente l’insetto, le uova e le feci evitando i ritardi terapeutici prodotti involontariamente dal  medico che non ha esperienza specifica in questo settore o in quei casi realmente “difficili”  (pediculosi del pube in incognito e pediculosi del pube mascherata).
 
Nello studio del Dr. Scanni sono applicate tutte le procedure diagnostiche e strumentali riportate in questa scheda seguendo i criteri indicati dall’entodermoscopia (la dermatoscopia ad indirizzo entomologico) di cui il medico è approfondito conoscitore (vedi credenziali in homepage e pubblicazione a seguire).
 
 
Ftiriasi Umana. Può la dermatoscopia realmente aiutare i dermatologi? 
L' entodermoscopia: una nuova disciplina a confine con l'entomologia.
G. Ital Dermatol Venereol. 2012 Feb ; 147(1):111-7



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upload 2014-07-10

 

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